Laffascinante stagione culturale che ha interessato la Lombardia tra Sei e Settecento è allorigine di un fervore di attività creative e culturali che spaziano dallarchitettura alla moda, dalle arti figurative al teatro, alla musica, alla letteratura che hanno fatto e fanno a tuttoggi di questarea un centro di attrazione internazionale. Durante queste giornate di studio ci si propone di guardare a questo straordinario frangente storico entro unottica interdisciplinare che metta a fuoco alcune dinamiche di elaborazione ed esercizio del gusto, progettate ed attuate quali strategie di affermazione sociale. Dallultima dominazione spagnola al governo degli Asburgo dAustria, le famiglie dellaristocrazia lombarda, quelle di antica tradizione e quelle di più recente nobiltà, tentarono di mantenere o conquistare, a seconda del loro status di partenza, visibilità sulla scena pubblica, anche sfruttando il palcoscenico offerto dalle proprie dimore, quali luoghi di definizione delle identità familiari e di confronto e dialogo con le altre casate. In questi ambienti, appositamente costruiti o rinnovati, con i loro apparati decorativi, le collezioni darte e gli arredi si concretizzava la sociabilità patrizia attraverso peculiari tecniche di rappresentazione e narrazione. I palazzi di città e le ville di delizie offrivano spazi di incontro per le élites nobiliari e intellettuali, che, attraverso la pratica delle arti, si dilettavano nellotium cum dignitate, promuovendo o partecipando a conversazioni, accademie, banchetti, concerti, balli, spettacoli teatrali, a loro volta occasioni di negoziazioni politiche e di diplomazia informale. Scenario privilegiato del vivere more nobilium nelle sue molteplici definizioni, le dimore del patriziato lombardo offrono oggi la possibilità di unindagine a tutto campo sui processi di elaborazione estetica e culturale, in dialogo con le istanze provenienti dalla corte di Milano - più o meno in grado di monopolizzare e guidare le scelte - e aperta alle suggestioni provenienti da altre realtà italiane ed europee e alle mode diffuse fra i membri della classe dirigente del continente.
Comitato scientifico Eugenia Bianchi, Rosa Cafiero, Roberta Carpani, Marina DellOmo,Filippo Maria Ferro, Marzia Giuliani, Sergio Monferrini, Alessandra Squizzato
Segreteria organizzativa Matteo Marni - matteo.marni@unicatt.it
Modalità di partecipazione Ingresso libero alle sedi del convegno
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Dipartimento di Storia Archeologia e Storia dellArte Per partecipare da remoto: Live su YouTube https://www.youtube.com/channel/UCjrF5UN1DeyrD4HbLib4Gyg
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